Made with in Trentino!

   +39 0464 443404   Via dei Solteri 38 - 38121 - Trento - Italy

Monitoraggio della CO2 negli ambienti chiusi: una priorità per tutti

A quasi due anni dallo scoppio della pandemia di Covid-19, il mondo continua a lottare contro il virus. E sono diversi i paesi che, per farlo, stanno rivolgendo un’attenzione crescente anche alla qualità dell’aria negli spazi chiusi, i cosiddetti spazi indoor. Il corretto ricambio d’aria, infatti, è uno strumento importante per contrastare la diffusione del virus. E un buon parametro per capire se il ricambio d’aria in uno spazio chiuso sia adeguato, è la concentrazione di anidride carbonica (CO2). Non a caso in Giappone, ad esempio, ci sono cinema dotati di sistemi per monitorare le concentrazioni di anidride carbonica nelle varie sale.

«Indossare le mascherine FFP2, il distanziamento, lavarsi bene le mani ecc. sono azioni fondamentali per sconfiggere il Covid-19, ma anche respirare un’aria di miglior qualità è importante» afferma Ketty Paller, CEO e co-fondatrice di UpSens, azienda trentina con sede a Trento, che aggiunge: «Lo hanno ben compreso le aziende che si occupano di sistemi di sanificazione dell’aria e di impianti di ventilazione meccanica forzata: stiamo collaborando con alcune di esse per sviluppare dei sistemi basati su sensori che consentono un’accensione o una regolazione intelligente degli impianti o degli apparecchi, in funzione della reale necessità delle caratteristiche dello spazio chiuso».

Per l’imprenditrice, madre di una bambina, la scuola è la priorità. Infatti anche le aule scolastiche sono naturalmente ambienti in cui, per limitare la diffusione del virus, è necessaria una ventilazione adeguata. Lo hanno capito in Regno Unito, dove ad agosto il governo britannico ha annunciato che le scuole pubbliche avrebbero ricevuto dei dispositivi per monitorare la CO2; alla fine di ottobre 144mila di questi dispositivi erano già stati distribuiti a istituti scolastici e altri centri di formazione.

«Già prima che scoppiasse la pandemia noi di UpSens abbiamo fatto una sperimentazione con una classe di quarta elementare di un istituto scolastico trentino – continua l’imprenditrice trentina – con l’obiettivo di rendere consapevoli i bambini su quanto sia importante vivere e studiare in un ambiente salubre, libero da sostanze inquinanti o concentrazioni di CO2 troppo alte». Il progetto prevedeva che gli alunni utilizzassero un sensore dell’azienda UpSens per il monitoraggio della qualità dell’aria, e che agissero in base alle segnalazioni del dispositivo, ad esempio arieggiando. L’iniziativa ha destato un grande interesse da parte degli alunni, che hanno contribuito alla salubrità dell’aria nelle loro classi controllando la concentrazione di anidride carbonica grazie al dispositivo.

«L’attuale coesistenza con la pandemia passa anche per una migliore qualità dell’aria negli spazi indoorconclude Ketty Paller –. E monitorare la concentrazione di anidride carbonica (CO2) è fondamentale per raggiungere tale importante risultato».


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I sensori ambientali IoT per la sostenibilità e l’efficientamento degli impianti.

© 2024 · UpSens Srl 

VAT n. IT02423080221

     

Chi siamo

Dove siamo

Sede Operativa:
Via dei Solteri 38
38121 – Trento – Italia

Sede Legale:
Via Vienna 8
38121 – Trento – Italia

Privacy Policy
Cookie Policy