A causa del Covid-19 molti di noi sono ancora in smart working e in vari settori, ad esempio nella pubblica amministrazione o nelle aziende più illuminate, quella del “lavoro agile” potrebbe diventare un’opzione a lungo termine, almeno in parte e per chi lo desidera.
Come abbiamo sperimentato quasi tutti negli ultimi due anni, lavorare da casa è diverso dal lavorare in ufficio: mancano gli spostamenti, le riunioni in presenza, la pausa alla macchinetta del caffè; mancano i momenti in cui ci si alza per consultare i colleghi e le colleghe in un altro ufficio, o per andare a prendere dei prodotti in magazzino, o magari a cercare dei documenti in archivio.
E così, completamente focalizzati sul lavoro e sullo schermo del nostro PC, quando siamo a casa tendiamo a trascurare molto il nostro benessere. Ma respirare un’aria di buona qualità, prenderci cura dei nostri occhi e della nostra schiena, idratarci a sufficienza e fare almeno un minimo di attività fisica, è fondamentale anche quando lavoriamo da casa.
Ecco 6 consigli targati UpSens per occuparci del nostro benessere anche in smart working.
1. Una buona illuminazione
È una delle prime cose che ci vengono dette nei corsi di sicurezza sul lavoro: un’illuminazione corretta è fondamentale (non a caso esiste pure una normativa specifica a riguardo). Quando lavoriamo da casa bastano dei piccoli accorgimenti per fare davvero la differenza. Se usiamo il PC, ad esempio, è importante sederci di fronte o di fianco alla finestra: non è bene che la fonte di luce, naturale o artificiale (ma meglio naturale), sia alle nostre spalle, perché crea riflessi sullo schermo che alla lunga possono essere molto fastidiosi e portare a disturbi come l’affaticamento oculare. E quando dobbiamo ricorrere solo alla luce artificiale, è bene che essa arrivi in modo uniforme sulla postazione di lavoro, anziché provenire solo da un lato.
2. Respirare aria di buona qualità
Una stanza satura di anidride carbonica non è un buon ambiente di lavoro: alti livelli di CO2, infatti, sono associati a un calo dell’attività neuronale. Neanche la presenza di VOC (acronimo inglese che significa composti organici volatili) favorisce il benessere, e neppure livelli di umidità troppo alti o eccessivamente bassi. Per questo il ricambio d’aria è importantissimo, ma spesso, quando tutta la nostra attenzione è rivolta al lavoro, ce ne dimentichiamo. Ecco perché UpSens AIR+ è un alleato prezioso: basta accenderlo per lasciare a lui il compito di monitorare i principali parametri della qualità dell’aria. Quando uno di questi supera le soglie ottimali, il sensore emette un avviso acustico e uno cromatico, segnalando che è necessario un ricambio d’aria.
3. Muoverci ogni mezz’ora
Se il nostro lavoro in smartworking ci porta a stare di fronte a un monitor, o comunque a stare seduti per molto tempo, dovremmo alzarci e muoverci come minimo ogni mezz’ora. Non c’è bisogno di fare chissà quali esercizi. Ad esempio, collocare UpSens AIR+ nello spazio in cui lavoriamo, ma a qualche metro di distanza, è un ottimo modo per “obbligarci” ad alzarci ogni mezz’ora per dare un’occhiata ai dati e controllare se c’è bisogno di cambiare l’aria. Lo stesso vale per il cellulare o per il telefono fisso: se li teniamo lontani da noi anziché a portata di mano sulla scrivania, ogni volta che ne avremo bisogno dovremo alzarci e fare qualche passo: può sembrare una sciocchezza, ma è già un aiuto importante per il nostro benessere!
4. Far riposare i nostri occhi
I nostri occhi risentono molto delle lunghe ore trascorse di fronte al monitor. Non per niente la causa più comune di affaticamento oculare è proprio l’uso prolungato del computer. Ecco perché ricordarci di farli riposare è così importante per il nostro benessere. Quando facciamo la pausa movimento ogni mezz’ora, o quando parliamo al telefono, approfittiamone per dirigere lo sguardo verso il punto più lontano possibile. Quando apriamo la finestra per far entrare aria fresca, come suggerito da UpSens AIR+, fermiamoci a guardare fuori per qualche minuto. I nostri occhi ne trarranno beneficio! E per ulteriori consigli preziosi, rivolgiamoci a un oculista.
5. Qualche esercizio per la schiena e il collo
Il web trabocca di idee di esercizi per dare sollievo a schiena e a collo. Queste due aree del nostro corpo, in effetti, possono andare incontro a numerosi fastidi, e anche a vero e proprio dolore, quando trascorriamo molte ore seduti. Non occorre imbarcarsi in un’intera sessione di esercizi o di yoga per dare loro sollievo. Talvolta bastano pochi, semplici movimenti ripetuti varie volte al giorno per arrivare a fine giornata con il collo e la schiena meno contratti e doloranti (a tal riguardo è anche utilissimo chiedere un consiglio al proprio medico). Perché non approfittare dei momenti in cui andiamo a controllare se secondo UpSens AIR+ c’è troppa CO2 (anidride carbonica) nella stanza in cui lavoriamo, per esempio, per fare un piccolo regalo alla nostra schiena e al nostro collo?
6. Bere molto
Mantenerci ben idratati è importantissimo per il nostro benessere. Ecco perché andare a preparare un buon té o una tisana, magari una spremuta d’arancia o una centrifuga, è sempre un eccellente “pretesto” per alzarci e muoverci un po’. E nulla ci impedisce di preparare la nostra bevanda da smart working preferita durante una chiamata: basta indossare degli auricolari. E se mentre mettiamo a bollire l’acqua o tagliamo la frutta ci viene in mente qualcosa che non dobbiamo assolutamente dimenticare (un classico, no?), ecco un’ottima occasione per fare una corsetta, anche solo di pochi passi, verso la scrivania e prendere un appunto. Inoltre molte tisane sono benefiche per l’organismo, per non parlare dell’iniezione di vitamina C, preziosa nei mesi più freddi, che ricaviamo da una spremuta d’arancia o dal consumo di un kiwi al giorno.