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7 buoni consigli per coniugare smart working e benessere

In queste settimane difficili, tutti noi siamo chiamati a fare dei piccoli sacrifici per il bene comune, e per aiutare i medici, gli infermieri, i soccorritori e tutti coloro che lottano contro l’emergenza sanitaria. Ciascuno di noi, in pochi giorni, ha dovuto stravolgere le sue abitudini, e adattarsi a un nuovo modo di vivere la quotidianità. Ad esempio cominciando a lavorare in modalità smart working.

Creare un ambiente salubre e che favorisca il benessere quando si lavora a casa è importante quanto poter contare su ambienti salubri in ufficio o in negozio, ma per certi aspetti può essere più difficile. E allora, in questo nuovo post del blog UpSens ecco 7 consigli  per prendersi cura del proprio benessere anche lavorando negli spazi indoor domestici.

1. Ritagliarsi un ambiente di lavoro

Non tutti hanno la fortuna di avere uno studio a casa propria. Ma per chi è in modalità smart working è fondamentale riuscire a ritagliarsi un angolino esclusivamente dedicato al lavoro. Possibilmente lontano dalle stanze dove si concentra la vita familiare, in modo da evitare le distrazioni, e in un punto della casa dove ci sia molta luce naturale (che, come è noto, favorisce la produttività). È anche importante tenere l’ambiente di lavoro il più ordinato possibile, e sgombro da oggetti di uso chiaramente domestico: quanto più “staccato” dal resto della casa si riesce a tenerlo, meglio si lavora!

2. Non restare in pigiama

Ci sono abitudini che vanno mantenute anche con lo smart working. Ad esempio bere il primo caffè della giornata seduti nella solita poltrona, pensando a come organizzare la giornata o leggendo un giornale online; o cambiarsi per “andare” al lavoro. Restare in pigiama impedisce di separare nettamente la sfera lavorativa da quella domestica, e favorisce le distrazioni. Non c’è per forza bisogno di arrivare a indossare un tailleur o di vestirsi in giacca e cravatta, possono bastare degli abiti comodi (la regola aurea è: se un collega mi vedesse così, mi vergognerei?). L’importante è favorire al massimo la concentrazione su lavoro rispetto alla vita domestica, e non restare in pigiama è senz’altro un primo passo per riuscirci.

3. Attenti alle videocall

Grazie allo smart working stiamo imparando finalmente che i meeting faccia a faccia possono essere sostituiti egregiamente, almeno certe volte, dalle videochiamate. Tuttavia non si deve esagerare neanche con le videochiamate: per non sovraccaricare troppo la rete (in questi giorni di quarantena più sovraccarica del solito) e per valorizzare al massimo il tempo di tutti, specie quello delle mamme e dei papà con bimbi a casa. E quando si fa una videochiamata, è bene ricordare che si tratta di un meeting (seppur a distanza) tra colleghi. Quindi la conversazione deve concentrarsi su temi di lavoro, deve essere all’insegna dell’efficacia e della concisione, e deve rispettare un minimo di formalità (v. consiglio 2).

4. Cambiare spesso l’aria

Come sappiamo bene, l’aria degli spazi indoor può essere anche più inquinata di quella che respiriamo all’aperto. Colpa dei VOC nocivi che possono essere rilasciati, ad esempio, da detersivi non biologici per la pulizia, da alcuni materiali che vengono utilizzati per costruire mobili, da alcuni cosmetici, solventi, vernici. I VOC non sono un bagno di salute, l’opposto: possono avere effetti molto negativi sul nostro stato di benessere e persino sulla nostra salute. Un’attenzione particolare anche all’anidride carbonica, che negli spazi chiusi si accumula e può arrivare a compromettere la capacità di concentrazione e di risoluzione dei problemi. La soluzione? Cambiare l’aria in tutte le stanze della casa almeno tre volte al giorno per 10-15 minuti. D’altra parte, si tratta di una best practice utile anche per tutelarsi da virus e batteri.

5. Bere molto

Durante le ore di lavoro, non importa che si trascorrano in ufficio o a casa, è importante tenersi ben idratati. Innanzitutto perché bere molto stimola la diuresi, e quindi l’eliminazione delle tossine dal corpo. E poi perché mantenere un buon livello di idratazione, bevendo almeno 2 litri d’acqua al giorno, aiuta a combattere la stanchezza, favorisce la digestione e contribuisce al buon funzionamento del sistema gastrointestinale, e aiuta a prevenire disturbi fastidiosi come il mal di testa.

6. Sforzarsi di mantenere gli orari di ufficio

Lavorare da casa può favorire distrazioni, ma anche il rischio di super-lavoro. Per favorire il benessere fisico e mentale è fondamentale riuscire a dare il massimo durante il consueto orario di lavoro, e staccare completamente una volta che si è (virtualmente) timbrato il cartellino di uscita. Non cediamo alla tentazione di mettere su una lavatrice o riordinare un attimo la cucina in orario d’ufficio pensando magari di recuperare dopo cena. Certo, se ci sono bambini piccoli a casa questo può essere molto difficile. Le mamme e i papà che lavorano meritano ogni comprensione. Ma nei limiti del possibile, cerchiamo di non trasformare la vita domestica in una giornata lavorativa con tante pause ma, di fatto, senza fine. Preparare insieme un calendario giornaliero di attività individuali e condivise aiuta a creare insieme una nuova routine per scandire al meglio le giornate.

7. Fare degli esercizi per schiena e cervicale

Soprattutto (ma non solo) se a casa non disponiamo di una sedia ergonomica e adatta al lavoro al computer, è fondamentale fare degli esercizi per prevenire il mal di schiena e i dolori cervicali che inevitabilmente insorgono stando seduti a lungo. Internet abbonda di esempi di esercizi semplici ma efficaci, facili da eseguire anche di fronte alla scrivania. Bastano pochi minuti per prevenire disturbi davvero fastidiosi e per prendersi cura del nostro benessere. E ora che siamo tutti chiamati a muoverci il meno possibile, è importante fare una pausa e una passeggiatina per la casa (o qualche giro della stanza) almeno ogni ora. Ovviamente chi ha familiarità con lo yoga, ha un buon motivo in più per praticarlo.


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