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La centralità del benessere nel mondo post-Covid 19, e il turismo del futuro

L’emergenza causata dal Covid-19 ci sta imponendo di imparare in fretta molte lezioni. Su noi stessi, sul nostro stile di vita, sulle nostre priorità. Tutti abbiamo maturato, probabilmente, un nuovo concetto di benessere. Ci siamo ritrovati a desiderare cose che davamo per scontate. Abbiamo scoperto quanto sia fondamentale quella stessa normalità che fino a poche settimane fa quasi liquidavamo con noncuranza.

Questa tragedia ci ha duramente insegnato quanto sia bella la quotidianità come l’abbiamo conosciuta sino al 20 febbraio 2020. Ci ha fatto apprezzare ancora di più il valore del poter stare con le persone che amiamo, e del vivere in spazi salubri. E ci ha ricordato che la salute è davvero la cosa più importante. Come dicono gli inglesi, health is better than wealth; perché se noi o le persone che amiamo non stiamo bene, tutto il resto passa in secondo, in terzo o addirittura quarto piano.

Abbiamo anche capito che il vero riposo esiste solo nell’autenticità. Se qualcuno di noi aveva ancora dubbi su quanto fosse fondamentale e benefico il contatto con la natura per stare bene e “ricaricare le batterie”… ebbene, questi giorni di lockdown hanno senz’altro spazzato via ogni perplessità.

La biofilia è una delle cifre della natura umana; non a caso basta qualche pianta per rendere un po’ più vitale e piacevole anche la stanza più grigia. Quanto si sono sentiti fortunati, in questi giorni al chiuso, coloro che hanno potuto godere di un grande giardino, di un balcone spazioso, oppure della vista di una collina boscosa vicino a casa?

In questi giorni di lockdown abbiamo avuto modo di apprezzare, nelle rare uscite per fare la spesa o portare fuori il cane, il piacere di respirare aria pulita. Il fatto che milioni di italiani non si spostino più dalla mattina alla sera ha avuto l’effetto di contribuire a rendere l’aria che si respira in Nord Italia migliore. Ecco, anche l’aria pulita (questo grande dono degli alberi e degli oceani) è un autentico tesoro da proteggere e apprezzare. Aria pulita significa una qualità della vita migliore, un maggior benessere e anche una salute più protetta; in strada, come al chiuso.

Spazi salubri. Contatto con la natura. Stare insieme. Riposo vero. In una parola: benessere. In queste settimane abbiamo compreso che il benessere è un elemento fondamentale per vivere la vita appieno e con soddisfazione.

Ancora, abbiamo imparato che l’inerzia non fa per noi. Va bene tirare il fiato concedendoci qualche ora di “dolce far niente”, ma in ciascuno rimane fortissimo il desiderio di allargare gli orizzonti, imparare cose nuove, esplorare (anche solo con la fantasia, anche solo leggendo un romanzo di avventura o immergendoci in un bel documentario).

Il successo riscosso dai viaggi virtuali durante il lockdown è la dimostrazione che gli esseri umani non rinunceranno mai a viaggiare. Certo, il mondo post-Covid-19 conoscerà un modo diverso di viaggiare. Il turismo del futuro sarà sempre più orientato all’autenticità, alla qualità della vita, all’attenzione per le persone e per l’ambiente, alla consapevolezza; darà molto più spazio al contatto con la natura, alla possibilità di praticare attività fisica outdoor, e metterà il benessere al centro. Tenderà a puntare di meno sull’aereo, e più sul treno; meno sull’auto, e più sulla bici. Sarà un turismo meno frenetico, e più slow.

Ovviamente anche il settore dell’ospitalità dovrà cambiare. Dopo ciò che è successo in queste settimane fatichiamo a immaginare hotel con spazi poco salubri, o viaggi dedicati solo allo shopping. Anzi, sta già iniziando a crescere il numero di strutture ricettive che offrono, ad esempio, stanze e spazi comuni privi di televisioni e altri device elettronici, per favorire il cosiddetto digital detox, specie in paesi molto attenti al benessere delle persone come la Finlandia, la Slovenia e la Norvegia.

Ed è probabile che nei prossimi anni i turisti esigeranno dagli hotel spazi più salubri anche per quanto concerne la qualità dell’aria. Saranno senz’altro apprezzate, per non dire pretese, stanze dotate di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria, in grado di assicurare un’ottimale concentrazione di anidride carbonica e l’assenza di VOC.

Questa è ovviamente una sfida, e allo stesso tempo un’opportunità. Per uscire dalla crisi (profonda) scatenata dal Covid-19, il benessere potrebbe essere una leva con effetti benefici a più livelli. Questo varrà per l’industria del turismo, come per molte altre.


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